Trasmissione 14-01-2022

Ascolta Cate, Piera, Patrizia e Rosi:

• Piera intervista Federica Fabbiani autrice del libro “Sguardi che contano”

Fino a qualche decennio fa, la rappresentazione della lesbica nel cinema era quasi esclusivamente stereotipata: “lei” era una criminale e/o una donna psichicamente instabile con un percorso obbligato verso la tomba o il sanatorio. Oppure transitoria, affetta da confusione senti/mentale, da cui rinsavire per tornare a una (sana e consapevole) eterosessualità. Negli ultimi anni però si sta andando verso una normalizzazione. Non tutto è cambiato, ma certo molto si è spostato, sia nel cinema sia nella televisione. La dualità maschile/femminile non è più l’unica a poter raccontare il desiderio: la macchina da presa veicola uno sguardo empatico e diventa un dispositivo che tenta di registrare la complessità di figure non più inchiodate in ruoli fissi e monolitici, bensì variamente contrastate da emozioni e sensazioni. Lo sguardo diventa un sentire all’interno di una relazionalità costitutiva che coinvolge tutte: registe, attrici, spettatrici. Non è più solo una questione di visibilità, ma di posizionamento: riconfigurare lo sguardo filmico in modo che rifletta una nuova relazione femminile con il desiderio, che non è solo desiderio dell’altra, ma è soprattutto desiderio di libertà.

• Cate ci racconta della sua esperienza con suor Jeannine Gramick, una vita trascorsa a favore dei cattolici Lgbt, censurata dai conservatori cattolici e riabilitata da Papa Francesco.

In una lettera, inviata da Bergoglio il 10 dicembre scorso, la religiosa viene elogiata per la sua azione e la sua disponibilità a soffrire per amore in un servizio che il Pontefice descrive come “nello stile di Dio”.

• Patrizia ci riempie di buone notizie:
• Cuba: nuovo diritto di famiglia, matrimoni e adozioni gay
• Polonia: La mappa dell’odio. I militanti LGBT vincono la causa per diffamazione contro un’amministrazione omofoba.
• Clementina: 8 anni, rifiutata dalla Pavoniana, giocherà nel Brescia Calcio Femminile.

• Rosi ci racconta di:
  – Kacey Musgraves, sei volte vincitrice ai Grammy Award e detentrice di molti importanti premi, è conosciuta per i suoi testi filo-progressisti nel genere musicale country che è tendenzialmente conservatore.

Dalla quale ascoltiamo

Follow Your Arrow (2013) nella quale con l’inusuale genere country per un inno LGBT+, dà il suo contributo alla lotta al bullismo omofobico.

e

• di una canzone registrata per il mercato spagnolo nel 2000 nella quale Mina, insieme alla beniamina dei gay iberici Monica Naranjo, duettano in una canzone che affronta l’amore tra due donne. Le ascoltiamo in

“Él se encuentra entre tú y yo”